Avevo preparato questo schema per Cultura Cinese I l'anno scorso. Spero possa servire.
PS. Perdonate eventuali errori di battitura, grammatica...
Storia della Cina
Preistoria e Protostoria
·
Dinastia
XIA: i primi re riconosciuti dalla tradizione cinese diedero
inizio alle basilari norme e usanze che
caratterizzano una civiltà.
·
Dinastia
SHANG: nasce la
scrittura oracolare.
·
Dinastia
ZHOU:
§ Zhou Occidentali (1122-771 a.C):
società di tipo feudale, si stabilisce il diritto di successione.
§ Zhou Orientali (771-221 a.C.): il
sovrano esiste solo formalmente; il regno è diviso in moltissimi stati (periodo
Primavere e Autunni), finché non si ridurranno al numero di 7 in lotta
tra loro (periodo dei Regni Combattenti), guerra che vedrà vincitore il
regno di Qin.
Forte sviluppo del pensiero filosofico: Confucio, Mozi, Taoismo, Mencio, Xunzi.
·
Dinastia
QIN (221-206 a.C.): Qin Shi Huangdi riunifica gli stati e regolarizza
la gestione dell’impero.
Nasce la scuola legalista.
·
Dinastia
HAN:
§ Han Occidentali (206 a.C.-9 d.C.):
moti rivoluzionari destituiscono i Qin; Liu Bang avvia
la dinastia Han.
Si attivano procedure per riorganizzare la burocrazia imperiale
e mantenere la pace.
Le divergenze tra modernisti (legalisti) e riformisti
(confuciani) che vedranno prevalere il secondo pensiero politico.
§ Wang Hang (9-23): il trono viene
usurpato per via della noncuranza degli ultimi imperatori Han.
§ Han Orientali (25-220): si
riconquista il trono; periodo di innovazioni tecnologiche; formazione di
fazioni all’interno della corte imperiale che porta alla distruzione della
dinastia.
Dal periodo della divisione alla
caduta della Dinastia Tang
·
Periodo
di divisione (220-589): la Cina è divisa
in diverse entità autonome in conflitto tra loro al nord e al sud; la debolezza
del territorio cinese permette incursioni delle popolazioni confinati.
Il Taoismo sostituisce
il Confucianesimo; il Buddismo si insedia sempre
più nella società.
·
Unificazione
sotto la dinastia Sui
(589-618): le lotte dinastia tra gli stati del Nord portano all’ascesa di Wendi che, indicatosi erede della dinastia Han,
procedette alla riconquista del Sud. Egli, a livello gestionale, proseguì alla
maniera degli Han, regolarizzò il potere dei funzionari (leggi
dell’astensione e della rotazione) e riordinò le leggi (codice
Kaihuang). Gli succede il figlio Yangdi:
egli porta a compimento un’opera colossale di comunicazione tra nord e sud ma
riporterà diverse sconfitte militari contro la Corea che portarono ad una
rivolta che spodesta la dinastia.
·
Dinastia
Tang (626-907): Li Yuan (Gaozu)
instaura la dinastia Tang; durante la rivolta, proseguì sulla linea dei Sui e
indicò Taoismo e Confucianesimo
come i pilastri portanti dello stato.
§ Taizong (626-649): si ha un riordinamento
del governo centrale: cancelleria, dipartimento degli affari di stato,
censorato, corte suprema; divisione del paese in prefetture e
distretti.
§ Gaozong e figli (649-690): regna stabilmente
fino al 660, anno in cui, a causa di una malattia, di fatto regnerà
l’imperatrice Wu, oltrepassando pure i figli.
§ Imperatrice Wu (690-705): approfittando di una
rivolta, creò una polizia segreta di cui si servì per eliminare i propri
oppositori. Al contrario dei predecessori, mostrò una certa accondiscendenza
verso i buddisti. A causa del suo dispendioso programma edilizio, vuotò le
casse dello stato. Nel 705, una congiura la costrinse ad abdicare.
§ Xuangong (712-756): Nella prima fase si hanno revisioni del numero
e dell’autorità dei ministri, del codice penale e dei registri fiscali. La
frontiere viene divisa in nove zone militari, ognuna delle quali è retta
militarmente da un governatore. Nella seconda a ricoprire cariche
amministrative sono aristocratici per privilegi di nascita. Dal terzo periodo
l’imperatore non si cura della gestione dello stato che viene delegata al
tirannico ministro Li Linfu.
Si ha uno sviluppo delle arti e della poesia non più
limitatamente all’ambito cortigiano ma vengono trattati i sentimenti degli
autori stessi.
§ Rivolta di An
Lushan (755-763): la propria nomina a governatore militare diede ad An
Lushan la possibilità di entrare nelle simpatie dell’imperatore e di Li Linfu.
Con la morte di quest’ultimo, dovette contrastare apertamente i suoi oppositori
che tentarono di impadronirsi del potere, rendendolo avverso all’imperatore
stesso. La guerra civile che ne conseguì portò spopolamenti, sconvolgimenti
economici e sociali e un crollo finanziario generale dello stato.
§ La restaurazione (763-820): sebbene
fosse ancora presente l’imperatore, i suoi poteri furono decisamente ridimensionati,
sebbene la gestione dell’impero proseguì in maniera piuttosto stabile.
La Chiesa Buddista perse sempre più importanza finché
non le furono requisiti tutti i beni immobili e le ricchezze.
§ La caduta della dinastia Tang
(820-907): periodi di disordini interni e invasioni che portano alla
disgregazione del paese e alla caduta della dinastia.
Le Dinastie Song e Yuan
·
La
Dinastia Liao, le Cinque Dinastie e i Dieci Regni (907-960): dopo la caduta dei
Tang, la popolazione qidan si espanse sempre più in territorio cinese,
prendendo possesso dei territori all’estremo settentrione; la parte
settentrionale venne governata da cinque dinastie in successione; la parte
meridionale della Cina si divise in dieci regni indipendenti.
·
Dinastia
SONG (960- 1279):
§ Taizu, dopo aver usurpato il trono della
dinastia Zhou, raccolse intorno a se i generali delle provincie, con i cui
eserciti riconquistò il sud della Cina, instaurando così la Dinastia Song. Solo
con i qidan dovette scendere a patti, accettando la loro indipendenza.
Il territorio veniva gestito dalle prefetture che
erano sottoposte ad un nuovo livello amministrativo, il circuito.
§ Wang Anshi promuove una serie di riforme,
tuttavia venne aspramente criticato e il conflitto che ne derivò portò ad un
notevole indebolimento del potere e rivolte interne per le quali non si riuscì
a frenare l’invasione del popolo nordico dei jurchen che conquistarono il nord
della Cina, lasciando ai Song solo il sud.
§ La Dinastia Jin (1115-1234): il
popolo jurchen procedette ad una sempre maggiore sinizzazione. Gli attacchi
effettuati dai Song indebolirono le difese, il che rese semplice l’invasione da
parte dei Mongoli guidati da Gengis Khan.
§ Song Meridionali (1127-1279): Gaozong riaffermò il controllo dei Song sulla Cina
meridionale e, per mantenere la sicurezza, si sottomise ai Jin. Tuttavia, il
ministro Tuozhou,
per desiderio di rivalsa, ordì una serie di campagne contro i Jin. Da
qui, il poter venne centrato sempre più nelle mani dei primi ministri.
L’invasione mongola però interessò in seguito anche il sud, che venne annesso
all’impero di Khubilai.
·
Dinastia
Yuan (1279-1368): negli
anni della dominazione mongola, la società fu divisa in quattro sezioni e i
cinesi erano le classi più basse; confucianesimo e taoismo vennero messi in disparte
in favore del buddismo e del lamaismo; tuttavia, i mongoli avevano anche creato
una situazione di pace, avendo conquistato tutti i territori asiatici
orientali, il che favorì i contatti diretti con l’Occidente (missionari,
Marco Polo) e l’incremento del commercio che vide un maggior impiego della
cartamoneta.
Le rivolte che
si verificarono a causa del rapporto contrastante con la cultura cinese a
partire dal 1340 portarono alla caduta della dinastia Yuan.
L’inizio del periodo moderno: i Ming
e i primi Qing
·
Dinastia
Ming (1368-1662):
§ Nel contesto delle rivolte dei
Turbanti Rossi contro gli Yuan, Zhu Yuanzhang ricopre
un ruolo fondamentale che lo porterà, nel 1368, a proclamarsi imperatore e
iniziatore della dinastia Ming.
§ Regno di Hongwu
(1368-1398): nel primo periodo, l’imperatore si occupò di assicurarsi il
controllo di tutto il territorio cinese e mantenne le caratteristiche di
governo mongolo; dal 1830 accentrò maggiormente il potere nelle proprie mani, adottando
un governo di tipo dispotico (assolutismo Ming), ma preoccupandosi del
benessere del popolo, creando scuole pubbliche sovvenzionate dallo stato,
potenziando il commercio e l’industria tessile.
§ I regni di Jianwen (1399-1402) e Yongle (1402-1424): alla morte di Hongwu, il
nipote Jianwen prende il potere ma dopo tre anni il regno gli viene usurpato
dallo zio Yongle, il quale provvide al rafforzamento delle difese dei confini
dell’impero.
§ Gli anni del secolo successivo si
caratterizzano per un costante atteggiamento difensivo da parte degli
imperatori che mette in risalto la debolezza delle difese, dovuto anche
all’inadeguatezza del governo e agli scontri per il risveglio del
confucianesimo.
§ L’invasione dei Manciù (1559-1662):
nella regione del Changbai, Nurhaci
riunifica le tribù dei jurchen in bandiere e, nel 1616, proclama la
fondazione della dinastia Jin posteriore e invade la cina. Il comando passa,
nel 1626, a Abahai che
prosegue l’invasione ottenendo pure l’appoggio dei mongoli. Nel 1662, con Dorgon a capo degli invasori,
l’ultima fortezza dei Ming viene espugnata e l’imperatore messo a morte.
·
Dinastia
Qing:
§ Dorgon fa si che tra i cinesi e
manciù non vi siano disparità, anche se ad occupare le cariche pubbliche sono
principalmente manciù o cinesi appartenenti alle bandiere.
§ Regno di Kangxi (1667-1722): salito al potere, si occupa di
reprimere delle rivolte che porterebbero all’autonomia di certe regioni. Consolidato il potere, i manciù vengono
riconosciuti come legittima dinastia cinese.
Nel 1689, viene stipulato il primo trattato (trattato di Nercinsk) con un'altra nazione, la Russia, in cui vengono stabiliti i rispettivi confini nazionali. Con Kangxi, i missionari guadagnano maggior favore presso la corte cinese, sebbene non vengano accettate le richieste del Papa.
Nel 1689, viene stipulato il primo trattato (trattato di Nercinsk) con un'altra nazione, la Russia, in cui vengono stabiliti i rispettivi confini nazionali. Con Kangxi, i missionari guadagnano maggior favore presso la corte cinese, sebbene non vengano accettate le richieste del Papa.
§ Regno di Yongzheng (1723-1735): si dedicò a stilare una
serie di riforme, tra le quali un nuovo metodo di successione dinastico, una
maggior burocratizzazione delle bandiere, indicò il neoconfucianesimo
come insegnamento da seguire.
§ Regno di Qianlong (1736-1795): l’impero si espanse
notevolmente; gli stati assoggettati dalla Cina erano tributari; il commercio
fiorì anche con l’Occidente, specialmente con la Gran Bretagna.
La Cina nel tardo periodo Qing
·
La
prima Guerra dell’oppio (1839-1842): estesi i commerci britannici in Cina, gli
inglesi propongono un trattato che favorisca l’impianto di una base commerciale
in territorio cinese. Il trattato viene rifiutato. Intanto il governo cinese si
batte per l’estirpazione del contrabbando di oppio.
Gli inglesi, nel 1839 conducono una serie di battaglie che portano, nel 1842, alla firma del trattato di Nanchino che prevede l’apertura di cinque porti per il commercio e la residenza britannica, la cessione di Xianggang, l’abolizione del Cohong (monopolio cinese sul commercio), accordo su tariffa doganale.
Gli inglesi, nel 1839 conducono una serie di battaglie che portano, nel 1842, alla firma del trattato di Nanchino che prevede l’apertura di cinque porti per il commercio e la residenza britannica, la cessione di Xianggang, l’abolizione del Cohong (monopolio cinese sul commercio), accordo su tariffa doganale.
·
Il
trattato firmato alla fine del primo conflitto non soddisfa gli inglesi che
fanno pressione perché si cerchi una soluzione. Si cerca di rimandare sempre di
più la ricerca di una soluzione.
I cinesi, nel 1856 abbordano l’Arrow, il che da inizio a nuovi contrasti con gli occidentali che si concludono, nel 1860, con trattati sempre più onerosi per la Cina a vantaggio di G.B., Francia e Stati Uniti e l’espropriazione di territori da parte dei Russi.
I cinesi, nel 1856 abbordano l’Arrow, il che da inizio a nuovi contrasti con gli occidentali che si concludono, nel 1860, con trattati sempre più onerosi per la Cina a vantaggio di G.B., Francia e Stati Uniti e l’espropriazione di territori da parte dei Russi.
·
Regno
di Thongzi (1861-1875): intanto, in Cina scoppiano delle rivolte- le più
importanti “dei Taiping” e “dei Nian”- che vengono sedate dopo
l’ascesa al trono di Thongzi (1861),
sotto il quale vengono recuperati i territori che erano stati sottratti dai
russi.
Il potere si
trasferisce dal centro alle regioni e si applica una politica di auto
rafforzamento (scuole di lingue, armamenti occidentali, rapida
industrializzazione) che però non va a buon fine.
Scontri periferici con le potenze imperialistiche per saldare i confini
Scontri periferici con le potenze imperialistiche per saldare i confini
·
Guerra
sino-giapponese (1894-1895): la Cina perde il controllo sulla Corea, che passa
sotto il Giappone. Questo evento rende il paese vulnerabile.
·
Cresce
il malcontento del popolo e degli intellettuali. Si tenta di promulgare delle
nuove riforme (1898), ma vengono ostacolate dall’imperatrice madre.
·
La
rivolta del Boxer (1898-1901 ): nasce nello Shandong come movimento contro i
missionari; inizialmente il governo rimane indifferente, ma presto lo appoggia.
La rivolta viene sedata dagli occidentali e la Cina è soggetta ad indennizzi.
·
Dopo
la rivolta vengono emendate nuove riforme in campo militare, militare e
governativo- comincia a serpeggiare l’idea di abbandonare il sistema imperiale.